Il terremoto è sicuramente l’evento più devastante che possa colpire il mondo nel quale viviamo, ed oltre a lasciare drammatici ricordi in ognuno di noi, è purtroppo capace di creare grossissimi danni alle nostre abitazioni.
Per comprenderne meglio le conseguenze, riportiamo alcuni dati significativi (fonte: Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016) dei terremoti che hanno colpito nel 2016 – 2017 le regioni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria.
Nelle quattro regioni interessate sono stati individuati 80.346 edifici inagibili e le richieste presentate dai cittadini per ricevere un contributo riguardano 52.000 abitazioni (pari al 64% del totale).
Al mese di giugno 2021, per circa metà di queste abitazioni la richiesta di contributo è stata approvata e, di queste 25 mila famiglie, solo 12 mila sono riuscite a rientrare nella propria casa.
Ci sono quindi 13 mila abitazioni per le quali i lavori devono essere ancora ultimati, ma soprattutto 27.000 famiglie che sono ancora in attesa di una risposta da parte dello Stato. Senza contare le oltre 28.000 abitazioni per le quali nessuno ha presentato richiesta di contributo.
In sintesi, ed è questo il dato più sconfortante, meno di una famiglia su 7 è riuscita a ricostruire la propria casa con l’aiuto dello Stato, e sono trascorsi più di 5 anni.
Questi dati ci dicono che la strada per ottenere un contributo da parte dello Stato è lunga e tortuosa, e non sempre percorrerla ci conduce alla ricostruzione della nostra abitazione.
Per questo diventa importante assicurare la propria abitazione contro il terremoto.
Una polizza assicurativa che prevede la garanzia Terremoto, oltre a poter assicurare la casa fino al 100% del suo valore di ricostruzione, garantisce all’assicurato ed ai suoi familiari anche le spese per vivere temporaneamente in un altro alloggio e rimborsa le spese per la riprogettazione dell’edificio.